La Goja del Pis

MOSTRA D'ARTE EMOZIONALE

Finissage mostra d’arte “RISVEGLI”

Domenica 19 marzo 2023

Ricetto per l'Arte - Agorà della Valsusa, Almese (TO)

Finissage mostra d’arte “RISVEGLI”

Si terrà domenica 19 marzo al Ricetto per l'Arte di Almese il finissage della mostra al femminile "RISVEGLI", che ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico già fin dalla giornata inaugurale, registrando la presenza di oltre duecento persone.

 

All'evento di chiusura, che avrà inizio alle ore 17:00, saranno presenti anche le artiste Carmen Assanti, Arianna Guglielminotti e Alessandra Starvaggi, che hanno dato vita alla mostra ad Almese con l'esposizione di oltre 40 opere - realizzate ad acquerello, matita e olio - che interpretano la Luce come ricerca dell'Io in equilibrio con tutto ciò che in Natura ci circonda. Percezioni visive e sensoriali, profumi, suoni e immagini: un vero e proprio racconto esperienziale che culminerà con un brindisi collettivo con le artiste.

 

Si ricorda che la mostra è ancora visitabile sabato 18 marzo dalle 15:00 alle 17:00 e domenica 19 marzo dalle 15:30 alle 18:30. In settimana su prenotazione.

locandina RISVEGLI 1

“Questo nuovo anno espositivo sarà ricco di giovani talenti e idee innovative, di contaminazioni e di legami con la Natura e il Territorio – ha dichiarato Virna Suppo, presidente dell’Associazione Culturale Cumalè che gestisce il Ricetto -. Come già negli anni passati, anche questo mese di marzo la figura della donna è protagonista: un tema che ci rende orgogliosi e che rafforza sempre più l’Agorà della Valsusa. Una mostra dalle sfaccettature caleidoscopiche, con opere che trasportano, toccando i sensi e le emozioni, e che interpretano la Luce come ricerca dell’Io in equilibrio con tutto ciò che in Natura ci circonda.”​

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Alessandra Starvaggi

Alessandra Starvaggi, Architetto-Artista, la sua vita è stata una continua ricerca ed esplorazione di se stessa e di ciò che la circonda. Crede che l’Arte e il Feng Shui siano fondamentali per esplorare il nostro essere e sciogliere quei “nodi” che non ci fanno fluire nella vita. Tutto nasce dal “sentire e dall’ascoltare” ciò che raccontano i luoghi, gli alberi, i colori, le opere d’arte e le pietre del mare. Fin da piccola era attratta dagli spazi che venivano definiti dagli edifici le piaceva osservare le abitazioni altrui, perché percepiva che avevano una storia da raccontare. Adorava raccogliere le pietre e tenerle nella mano per sentire le loro vibrazioni e disegnava ciò che comunicano. Oggi continua ad avere questa passione che è diventata una professione, crea tele ed acquerelli che attraverso la vibrazione del colore, dei cristalli, delle pietre e dei simboli armonizzano gli ambienti. La passione e l’interesse per la Natura, lo Spazio, l’Arte e il Mondo dei Simboli, sono ciò che la rendono viva e piena d’amore per la sua professione e per il suo Progetto di Vita.

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Arianna Guglielminotti

Arianna Guglielminotti si approccia al mondo dell’arte del disegno a tenera età, quando scopre i fumetti giapponesi dei suoi cugini più grandi. Affascinata dal mondo del fumetto orientale, in età adolescenziale si iscrive al corso di fumetto della Scuola Internazionale di Comics a Torino. Trova un suo stile proprio negli anni della scuola superiore, dove individua nel bianco e nero del disegno a china il suo mezzo illustrativo. Più che ai fumetti si dedicherà infatti all’illustrazione, principalmente su carta e utilizzando matita e china con qualche utilizzo di colore a pantone. Negli anni post adolescenziali e del periodo universitario il disegno è il mezzo per trasportare fuori di sé le emozioni più negative e turbolente: quasi tutti i suoi disegni parlano infatti di un’angoscia profonda e le sue forme raccontano la difficoltà di accettare e comprendere il momento presente. Nell’ultimo anno, a causa di un problema di salute che l’ha tenuta ferma, Arianna vede invece un risveglio nella sua arte, una rinascita liberatoria: nell’immobilismo fisico della sua nuova condizione, la creatività porta con sé la chiave per ricercare qualcosa di sereno e felice. “Oggi mi sono avvicinata a nuove forme d’arte, come la ceramica, l’uncinetto e la grafica digitale, trovo nella concretezza della terra e nei colori cangianti una nuova libertà, con uno stile nuovo ancora da scoprire…”.

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Carmen Assanti

Carmen Assanti, in arte VIVIart, è un’artista che ricerca il contatto con la sua parte creativa. Fin da bambina amava toccare con mano i materiali artistici come fossero giochi con la sabbia o con la terra, materiali che consentivano la creazione di nuovi mondi in cui si era padroni del tempo e si conosceva una sincera felicità. La sua arte è sfogo irrazionale, ma anche metodica ricerca di un’identità che desidera essere ascoltata. Molte opere sono il frutto di una sperimentazione audace, dal bassorilievo in gesso su tela al collage. La tecnica prediletta è la pittura ad olio che consente infinite sfumature, a volte involontarie, auto-generatesi, che rapiscono lo sguardo. Data la grande molteplicità di tecniche e di stili è difficile individuare i modelli visivi cui si rifà l’artista, anche chiedendoglielo emerge come due poli opposti la attraggano, dall’astrattismo emozionale di Rothko al surrealismo di Magritte e De Chirico.

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